"Loris" Vino Rosato
Rosé secco
Dedicato a tutti quelli che guardano di traverso qualunque vino non sia rosso, e a quelli che il bianco sì con dopo un ma grosso come una casa. La mia risposta è il Loris Vino Rosé. Perché già te lo dice chiaro con il colore che non è un peccatuccio dettato dalla noia. Si tratta di un vino che raccoglie molte, moltissime suggestioni: d’aria carica di profumi d’Estate, di fiori e di una gradevole brezza serale che scompiglia capelli e pensieri. Non ci sono infingimenti, né bugie, né tantomeno promesse che si rivelano solo parole. Versane un calice e ascolta la storia che ti racconta. A una a una smonterà ogni resistenza. Sarà il vino che stapperai a ogni aperitivo!
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Colore buccia di cipolla molto chiaro: un tessuto cromatico delicato, luminoso e invitante. Il profumo è ampio, un profilo olfattivo quasi sfuggente tante sono le suggestioni che evoca. In una parola, il Loris Vino Rosé è un giardino fiorito posta al confine tra Primavera ed Estate, con stuzzicanti cenni di frutti e delicate pennellate floreali. La prova d’assaggio mantiene tutte le promesse: gradevole, fresco, sensuale e bilanciato.
Formato 0.75 l. (€ 10,53/lt.)
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Non è semplice imprimere in qualche modo il proprio carattere al vino, senza snaturare le caratteristiche delle uve e soprattutto senza cedere alla tentazione di farne qualcosa di eccentrico purché se ne parli. Con il tempo si affina la tecnica e si giunge a più miti consigli, come direbbero persone ben più sagge di me. Per un rosato diverso e rispettoso della propria intima essenza devi far sì che dalle uve rosse si estragga poco colore, e per tempi limitati. Devi dare un ritmo alla vinificazione, come un direttore d’orchestra, che siano precisi al secondo per dare il la a melodie cacofoniche. Insomma, va fatto un gioco di equilibri che non è scontato né facile. Eppure, dove starebbe tutto il divertimento se per ottenere un successo non ci fossero prove da superare?
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Il Loris Vino Rosé custodisce un segreto, che poi tanto segreto non è: come molti rosati, se non tutti, ha un’ombra di tannino. Talmente sottile che a trovarla ci va estrema perizia e un pizzico di ossessione. Questo aspetto rende il mio rosato perfetto per un’ampia varietà di accostamenti: salumi, formaggi freschi o lievemente aromatici, primi piatti e cucina di mare in genere, risotti, verdure, ricette fusion e scorribande tra pietanze esotiche e speziate. Se devo dire la mia, l’abbinamento da provare è con la Soprèssa Vicentina DOP, perché insieme non vanno solo d’accordo, ma ci vedo anche l’inizio di una passione travolgente.
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Se lo bevi come fosse un Barbaresco, te ne perdi le sfumature. Se lo bevi come fosse un Verdicchio, ne oscuri i tratti più spigolosi. Il rosato è rosato, è una terza via, è un altro mondo, un differente approccio, un metodo e un racconto che hanno altri tempi e altre voci. Tienilo a mente e sorseggialo come se mai ne avessi bevuto uno prima: sentirai il pizzicore freddo di viola, la nebulosa consistenza del melograno, un vene sapida scivolosa, una natura eclettica che – sono sicuro – non ti deluderà.
Notas De Producción
Embotellado por Giordano Vini S.p.a - Diano d'Alba - Italia
Vino de la Unión Europea